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Chi era Luisa Piccarreta?
Luisa Piccarreta, nata il 23 aprile 1865 a Corato, in Puglia, è stata una figura mistica di spicco nel panorama religioso italiano.
Nasce in una famiglia contadina in un periodo di grande fermento religioso e culturale, la sua vita si intreccia con una tradizione cristiana molto radicata nel Sud Italia, che vedeva la fede come parte essenziale della vita quotidiana. Il clima spirituale di fine Ottocento ha influenzato profondamente la sua esperienza religiosa, portandola a manifestare fenomeni mistici che hanno attirato l’attenzione della Chiesa e di credenti in tutto il mondo.

I primi anni e le prime esperienze spirituali
Quinta di otto figli, Luisa mostrò una devozione straordinaria fin dalla prima infanzia. A nove anni ricevette la Prima Comunione e la Cresima nello stesso giorno, evento che segnò profondamente il suo cammino spirituale. Non molto tempo dopo, cominciò a vivere intense visioni mistiche, che divennero il punto focale della sua vita.
All’età di tredici anni, Luisa sentì una forte chiamata a unirsi alla Passione di Cristo, esperienza che si intensificò in una serie di fenomeni straordinari, tra cui visioni e una perdita di coscienza periodica.
Il ruolo dei confessori e il Diario Spirituale
Don Michele De Benedittis, primo confessore di Luisa dal 1886, svolse un ruolo fondamentale nella sua formazione spirituale. Inizialmente scettico riguardo alle esperienze di Luisa, Don Michele adottò un approccio prudente, imponendole esercizi di obbedienza che la rafforzarono nella dedizione alla Divina Volontà.
Sotto la sua guida, Luisa iniziò a documentare le proprie esperienze mistiche in un diario, che col tempo sarebbe diventato un’opera monumentale di circa 10.000 pagine, noto come il “Libro di Cielo”. Successivamente, anche Don Gennaro De Gennaro, allora parroco di Corato, divenne suo confessore e sostenitore, contribuendo a garantire la pubblicazione e la diffusione delle sue opere.
I fenomeni Spirituali e il dono delle stimmate invisibili
Luisa trascorse circa sessant’anni della sua vita a letto, senza apparenti malattie, ma immersa in stati di sofferenza mistica. Durante questi anni, Luisa affermava di ricevere apparizioni di Gesù e fu segnata dal dono delle stimmate invisibili, un fenomeno che affascinò e al contempo suscitò interrogativi e preoccupazioni in ambito ecclesiastico.
La profondità del suo misticismo è documentata nelle pagine del suo diario, che offre dettagli sulle sue visioni e sulla sua esperienza della Passione di Cristo.
Le controversie e la sottomissione all’autorità ecclesiastica
Negli anni ’30, gli scritti di Luisa incontrarono una resistenza crescente nella Chiesa, e nel 1938 le sue opere furono inserite nell’Indice dei libri proibiti a causa dei presunti eccessi mistici.
Luisa, tuttavia, accettò con obbedienza la decisione ecclesiastica, continuando il suo cammino spirituale in umiltà e in unione con la Chiesa. Questo atteggiamento di piena sottomissione le guadagnò la stima dei fedeli e degli ecclesiastici che ne ammiravano la disciplina spirituale.
La documentazione della sua vita e il processo di beatificazione
Una serie di scritture, testimonianze, confessioni e processi ecclesiastici hanno permesso di tracciare la vita e il percorso spirituale di Luisa.
A partire dal 1899, Luisa iniziò a scrivere il suo diario spirituale in cui vengono documentate le sue visioni e rivelazioni riguardanti e le annotazioni forniscono un resoconto dettagliato della sua vita interiore.
Le testimonianze dei suoi confessori, come Don Michele De Benedittis e Don Gennaro De Gennaro, furono cruciali per l’accettazione del suo cammino mistico e per la successiva apertura del processo di beatificazione.
Dopo la sua morte, avvenuta il 4 marzo 1947, le sue spoglie furono trasferite nel Santuario Parrocchia S. Maria Greca nel 1963, e nel 1994 venne aperta un’Inchiesta Diocesana per la sua beatificazione.

Eredità e Influenza Spirituale
Luisa Piccarreta è considerata un modello di obbedienza e di dedizione totale alla Divina Volontà. La sua vita e i suoi scritti continuano a ispirare numerosi devoti nel mondo, che vedono in lei un simbolo della sofferenza cristiana accettata con amore.
Nonostante le controversie, la sua influenza spirituale rimane forte, e il processo per il riconoscimento della sua santità è ancora in corso, con numerosi fedeli che seguono la sua via di adesione alla Divina Volontà.